16 marzo 22 marzo

16 marzo 22 marzo

WEB, APP, INTERVISTE e VIDEO
NUMERI,  GRAFICI e ARTICOLI DIVULGATIVI
MODELLI STATISTICI E PREVISIONI

 

WEB, APP, INTERVISTE e VIDEO

 

19/3 Leonardo Becchetti, Enrico Giovannini, Mauro MAgatti, Alessandro Rosina, Vittorio Pelligra, Paolo Venturi, Coronavirus, L’articolo suggerisce di imitare il modello orientale per individuare le persone contagiate, ma asintomatiche: La Repubblica.
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Cristina Martelli, L’importanza dei dati: ora per capire e poi per ricostruire pubblicato. Corriere Fiorentino.
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18 /3, Bruno Cheli, E’ un power point che spiega in maniera molto semplice come guardare i grafici e le statistiche italiane puntando l’attenzione su come leggere gli indici di letalità e mortalità
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18 /3, Francesco Finazzi e Sandro Fassò. Gli autori presentano un modello di misurazione dei movimenti degli italiani con una app.
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17/3, Alessandro Rosina, Confronto tra la mortalità negli anni passati nel mese di marzo e quella di quest’anno. Effetti negativi anche sulla natalità perl’aumento delle difficoltà economiche, il rallentamento per i giovani dell’accesso al lavoro, la posticipazione delle scelte di autonomia e formazione di una propria famiglia e l’incertezza sul dopo.
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NUMERI,  GRAFICI e ARTICOLI DIVULGATIVI

20/3, Michela Finizio, Elenco alcune delle fonti informative, più o meno organizzate, che in questi giorni stanno popolando le nostre bacheche virtuali e le chat di gruppo.
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17 /3, Giovanni Sebastiani, Marco Massa, giornalmente, riporta gli andamenti regionali e provinciali delle principali grandezze e la clusterizzazione delle regioni con composrtamenti simili
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17/3, giornalmente sul sito CoVISTAT19 (a cura di Andrea Consiglio, Vito Muggeo e altri) sono riportati dati e previsioni regionali per Sicilia, Sardegna, Lombardia e Italia con una ricca bibliografia di riferimento sui dati.
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17/3, Francesco Daveri e Lorenzo Marchetti, La Cina è il modello per capire l’evoluzione del coronavirus anche in Italia. Lì ci sono voluti circa due mesi di rigida quarantena per batterlo. Da noi significa quindi guardare alla prima metà di maggio per la fine dell’emergenza.
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MODELLI STATISTICI E PREVISIONI

 

20/3, Bruno Chiandotto, L’autore analizza criticamente alcuni strumenti statistici e matematici utilizzati nei lavori pubblicati sul COVID. Successivamente riporta alcuni riferimenti metodologici  utili per l’analisi di dati epidemici.
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20/3, Michela Finizio, Elenco alcune delle fonti informative, più o meno organizzate, che in questi giorni stanno popolando le nostre bacheche virtuali e le chat di gruppo.
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19/3, Mauro Maltagliati, Il lavoro discute di alcuni problemi di misurazione legati alle quantità che caratterizzano questa epidemia (positivi, contagiati, guariti, causa di morte, ecc.) e si concentra sui decessi proponendo un metodo di previsione ipotizzando (con le dovute cautele, ci tiene a precisarlo!) una regressione logistica.
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17/3, Giuseppe Arbia e Vincenzo Nardelli «I dati non parlano da soli: l’epoca del Coronavirus smaschera l’inganno dell’algoritmo-onnipotente e rivaluta il metodo statistico», Giustizia Insieme. Lavoro divulgativo che mette in guardia circa errate interpretazione dei dati giornalieri del contagio e riporta risultati relativi alla stima del momento di picco epidemico e del tasso netto di riproduzione utilizzando il modello SIR.
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17/3, Vito Muggeo  e Mariano Porcu, Il lavoro presenta un modello di previsione per dati regionali (aspetto molto importante perché sembra che non si possa considerare un unico modello nazionale) sui contagiati introducendo in maniera innovativa un metodi stima previsionale basto sulla regressione segmentata.
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17/3, Marco Bonetti su Arxiv, « Epilocal: a real-time tool for local epidemic monitoring » descrive la libreria R Epilocal la quale analizza giornalmente I dati provinciali dell’epidemia attraverso un modello di Poisson generalizzato con funzione link logaritmica e regressione polinomiale nel tempo. Il modello produce stime giornaliere del tasso provinciale di crescita degli infetti e compendia l’analisi con mappe provinciali.
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17/3, Francesco Daveri e Lorenzo Marchetti, La Cina è il modello per capire l’evoluzione del coronavirus anche in Italia. Lì ci sono voluti circa due mesi di rigida quarantena per batterlo. Da noi significa quindi guardare alla prima metà di maggio per la fine dell’emergenza.
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