Coronavirus: Pratesi, per test indagine a campione 'monstre' italiani partecipano, ma servono norme. Coinvolti minorenni (ansa) - Roma, 19 apr - un campione "monstre" di 150 mila individui, un'operazione di "dimensioni eccezionali" per l'Italia che si candida a una leadership conoscitiva" sul coronavirus in ambito internazionale. Così all'ansa la presidente della Società di Statistica Italiana (sis), Monica Pratesi, spiega i contorni della mappatura per i test sierologici del covid 19. Anche altri paesi stanno procedendo a indagini simili, ma per ora i numeri sono diversi; per esempio "la Spagna pensa a 30 mila famiglie". Volendo fare un paragone con altre indagini sul territorio italiano, quella sulle forze lavoro "è fatta su 75 mila famiglie", a parte i censimenti permanenti.
Quanto all'adesione, gli "italiani sono un popolo di partecipatori, le persone contribuiscono volentieri ma al tempo stesso vogliono essere informate. Anche perchè si richiede di andare a fare un test con un prelievo di sangue", spiega Pratesi. "E' qui che entra in gioco la mano del governo: non basteranno lettere di convincimento, servono anche delle norme".
Quanto alla stratificazione del campione per età dovrebbe essere anche "previsto il coinvolgimento dei minorenni".(Ansa).
Y08-om
19-Apr-20 16:36 nnnn

(Ansa) - Roma, 19 apr - in termini tecnici Pratesi, che è ordinaria di statistica all'Università di Pisa, parla di quanto siano cruciali e necessarie le "master sample", le indagini con campioni molto grandi, per poter comprendere e misurare la diffusione dell'immunità che genera una pandemia sul territorio.
Indagini che vanno comunque coordinate ed è qui che "l'istituto di statistica è doveroso - dice - che abbia un ruolo centrale.
E' fondamentale coinvolgere la statistica ufficiale. A nome della società di statistica che presiedo credo che sia il momento di mettere ordine ed evitare la confusione".
In merito all'indagine a campione che il ministero della salute si appresta ad avviare per la campagna nazionale sul rischio coronavirus "sarebbe importante che il campione intercetti le persone nei luoghi in cui vivono, con una distribuzione capillare, molto accurata sul territorio", evidenzia Pratesi. Certo, prosegue, "sarà fondamentale che chi viene selezionato partecipi, le sostituzioni contano poco in questo caso", perchè è difficile trovare delle persone che si equivalgono secondo i parametri prescelti. Ovviamente, chiarisce, "se la persona si rifiuta non si va a prelevarla a casa con i carabinieri". Di sicuro, rimarca, "in gioco c'è una posta importante: si sente parlare di immunità aziendale, di valutare chi rientrerà prima a lavorare, quali saranno le fasce d'età da tenere in quarantena. Sono decisioni importantissime, per cui vanno fatte valutazioni d'impatto".
L'obiettivo starebbe nello stimare la "prevalenza sierologica degli italiani, ovvero contare quanti sono i soggetti con anticorpi sulla popolazione e restituire l'informazione stratificata secondo i criteri individuati. Si tratterebbe di stimare una percentuale, che avrà un grosso rilievo". Detto ciò per Pratesi "sarebbe utile proseguire l'indagine monitorando nel tempo un sotto-campione e individuando dei segmenti a cui somministrare per esempio tamponi per arricchire l'operazione".
L'auspicio è sviluppare una "ricerca che coinvolga diversi profili scientifici: servono non solo epidemiologi, virologi ma anche statistici e modellisti che provengono da altre discipline. Ed è necessario un coordinamento nazionale".(Ansa).

Y08-om
19-Apr-20 16:39 nnnn

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